Palazzo Guerrieri

Dai romani al medioevo e infine nel ‘700

Indirizzo

Via Congregazione, 72100 Brindisi BR

GPS

40.6396738, 17.9468333

Un palazzo che racconta la storia di Brindisi

Palazzo Guerrieri, già Massa – De Leo (XVIII sec.) ed area archeologica di epoca medioevale su preesistenze Romane dell’età imperiale.

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Il Palazzo, di fattura settecentesca, fu acquistato da Dionisio Massa verso la fine del ‘600 ed abitato già dal 1745 delle figlie Anna e Teresa Massa, sposate a due nobili brindisini. Da queste giunse in eredità al nipote Annibale De Leo, eccelso studioso della storia locale e ricercatore, nonché arcivescovo cui si deve l’apertura a Brindisi della prima biblioteca pubblica del Salento – ancora oggi esistente – da lui voluta e di cui aveva ottenuto l’apertura con regio decreto nel 1798, contribuendo con oltre 6.000 volumi. E’ dei De Leo lo stemma sul portale.

Dalla famiglia De Leo il palazzo passò in mano dapprima ad eredi, poi fu acquistato da privati nel 1826, ed ancora nel 1830 e nel 1851, quando divenne proprietà di Vito Guerrieri, arciprete, i cui eredi lo cedettero alla Curia per farne la sede degli arcipreti; infine divenne proprietà del Comune quando con l’unità d’Italia vennero alienati i beni.

Nel 2001, nel corso di lavori portati avanti dall’amministrazione comunale, venne ritrovata una importante area archeologica all’interno dell’immobile; durante i lavori di scavo realizzati dalla Soprintendenza dal 2009 al 2011, sono stati rinvenuti nei locali dell’ex palestra scolastica (di ampliamento novecentesco) numerosi reperti archeologici attribuibili a diverse epoche ed inoltre alcune strutture murarie in opus mixtum di un edificio risalente ad età romana databile alla prima età imperiale, resti inglobati in un edificio medievale (fig. 1) avente copertura a botte e piani di calpestio in cocciopesto. In via ipotetica l’edificio può avere avuto funzione commerciale verosimilmente legata alle attività portuali.

L’arco ogivale ancora oggi visibile su via Guerrieri (fig. 2) è l’unica testimonianza visibile del complesso medievale, che doveva estendersi oltre il perimetro della palestra e che si presume fosse delimitato ad Est con archi ogivali.

Note bibliografiche:

– Brindisi. Palazzo Guerrieri, di Paola Palazzo, in FastionlineDocuments&Research, The journal of Fasti online (ISSN 1828 – 3179), Publisched by the Associazione di Archeologia Classica
– I Palazzi di Brindisi, di Nadia Cavalera, Schena ed., 1986


A palace that tells the story of Brindisi

“Palazzo Guerrieri”, previously known as “Palazzo Massa – De Leo” (XVIII century), and the archeological area from the middle Age, built on preexisting Imperial Roman Age structures.

The palace, dated back to the XVII century, was purchased by Dionisio Massa at the end of the XVII century. His daughters Anna and Teresa Massa, married with two noblemen from Brindisi. used to live there since 1745. Their nephew Annibale de Leo then inherited the building. He was a distinguished scholar of local history and an archbishop. Moreover, he promoted the opening, in Brindisi in 1798, of the first public library in Salento, contributing with the donation of more than 6.000 volumes. The coat of arms on the door of the building is of the De Leo family.

The palace changed hands several times, first belonging to De Leo’s heirs and then to private individuals in 1826, in 1830 and in 1851. In 1851, the building became property of the archpriest Vito Guerrieri. His heirs gave it to the curia, to make it the headquarters of archpriest. Finally, with the Italian reunification (1861), the palace became property of the Municipality of Brindisi, when some assets were sold.

In 2001, during renovation works promoted by the municipal administration, an important archeological area was found inside the building’s premises, formerly used as school gym (extended in the XX century). Excavation works carried out by the superintendence between 2009 and 2011 have revealed numerous archaeological findings attributable to different periods. Moreover, they allowed to discover some wall structures in “opus mixtum”, which were parts of a building belonging to the first Imperial Roman age. The rests were embedded in a Middle Age building with vaulted ceiling and cocciopesto paving, relative to the ‘trodden’ flooring.

The ogival arch, still visible today in via Guerrieri (figure 2) is the only visible witness of the medieval complex. This, probably, extended beyond the perimeter of the gym; it is supposed that its eastern part was bordered by ogival arches.

Bibliographic notes:

– Brindisi. Palazzo Guerrieri, di Paola Palazzo, in FastionlineDocuments&Research, The journal of Fasti online (ISSN 1828 – 3179), Publisched by the Associazione di Archeologia Classica
– I Palazzi di Brindisi, di Nadia Cavalera, Schena ed., 1986