L’approdo dell’antica Roma
Piazzale Lenio Flacco, mecenate brindisino; il piazzale oggi corrisponde al luogo di approdo nel periodo dell’antica Roma e ne mantiene la memoria.
Nella toponomastica della città di Brindisi ricorre spesso la memoria della presenza del periodo della Roma imperiale, che qui ebbe importante porto di imbarco verso la Grecia e l’Oriente; tra i personaggi illustri dell’antica Roma ancora presenti nella toponomastica urbana ci sono Cicerone, Virgilio, Lenio Flacco, Marco Valerio, Seneca, Ottaviano e gli imperatori Giulio Cesare, Traiano e Augusto.
“Lenio Flacco (II-I sec. a.C.) fu un nobile mecenate brindisino ed importante uomo d’affari, appartenente alla famiglia Laenia, patrizia, originaria della potente colonia romana. Trasformò la
sua casa in un cenacolo di culture, ospitando artisti, letterati, poeti e scienziati. Tra i più celebri suoi ospiti ci furono il poeta e parente Orazio e, in particolare e in più occasioni, l’amico fraterno Marco Tullio Cicerone.
L’oratore nei suoi scritti lodò l’ospitalità ed amicizia della famiglia Flacco, in particolare in occasione del suo esilio del 58 a.C. quando fu allontanato da Roma per effetto della legge di Clodio. Giunto a Brindisi decise di restare incognito, ma l’amico brindisino lo ospitò per tredici giorni nei suoi orti, sulle collinette a nord della città, e organizzò una nave comoda per il suo viaggio verso Durazzo, noncurante del divieto imposto dalla stessa legge che prevedeva la confisca dei beni anche a chi avesse aiutato l’esule.
Da una lettera di Cicerone alla moglie e ai figli: «… Sono rimasto tredici giorni a Brindisi ospite di M. Lenio Flacco; un uomo eccezionale che, pur di salvarmi, ha affrontato il pericolo di perdere i suoi beni e la stessa vita, né si è lasciato distogliere dal compiere i doveri sacri dell’ospitalità e dell’amicizia dalla pena sancita da una legge iniqua. Oh, potessi un giorno dimostrargli la mia gratitudine! Ad ogni modo essa durerà eterna…» (dalle sue Orationes ed Episulae).
L’anno successivo, con la revoca dell’esilio, Cicerone fece ritorno a Brindisi il 5 agosto dove fu accolto dalla moglie Terenzia e dalla figlia Tulliola, venute al suo incontro daRoma, dagli amici brindisini e dalla famiglia Flacco, che organizzò anche sontuosi festeggiamenti. E anche di quella accoglienza Cicerone parlò nel Senato romano usando termini di grande elogio.
La memoria di Lenio Flacco è stata raccolta nel 1900 quando, con deliberazione comunale, venne
intestata a lui la strada proprio laddove era il luogo di approdo nel periodo dell’antica Roma.
Note bibliografiche:
– Gianfranco Perri & Marco Martinese, I 100 personaggi dell’odonomastica di Brindisi che attraversano tutta la storia della città, Edizioni Lulu.com, 2017
The landing place of ancient Rome
Piazzale Lenio Flacco, dedicated to a maecenas of Brindisi. The square is today located in the landing place of the ancient Rome, and it still maintains its historical memory.
Brindisi’s toponymy usually recalls the memory of the Imperial Rome, a time when the city represented an important port of departure to Greece and the East. Among ancient Rome’s illustrious personalities recalled by today’s toponymy of Brindisi, there are Cicero, Virgil, Lenio Flacco, Marco Valerio, Seneca, Octavian, and the emperors Julius Cesar, Trajan, and Augustus.
“Lenio Flacco (II-I sec. a.C.) was a noble patron of the arts and an important businessman of Brindisi. He belonged to the patrician family of Laenia, native from the powerful Roman colony. He transformed his house in a coterie of cultures, hosting artists, intellectuals, poets, and scientists. Among the most illustrious personalities he often hosted there were the poet Horace, his relative, and Marcus Tullius Cicero, his fraternal friend. The latter praised, in his works, the hospitality and friendship of Flacco family, especially in the occasion of his exile. Effectively, Cicero arrived in Brindisi after being exiled from Rome in 58 B.C., by operation of the Clodius law. At the beginning, Cicero decided to remain incognito, but his friend Lenio Flacco hosted him for thirteen days in his gardens, located on the Northern hills of the city. Then, Flacco provided Cicero with a comfortable ship for his travel to Durazzo, without worrying about the provisions of Clodius law, which established the confiscation of assets belonging to whoever had helped the exile.
In a Cicero’s letter to his wife and sons, he stated: «… I stayed in Brindisi for thirteen days, hosted by M. Lenio Flacco; an extraordinary man who, to rescue myself, faced the dangers arising from unfair laws, those of the loosing of his assets and his own life. At the same time, he did not forget to comply with the holy duties of hospitality and friendship. I wish to be able, one day, to show him my gratitude, which will last forever…» (excerpt from the work “Orationes ed Episulae”). The next year, once the exile had been withdrawn, Cicero went back to Brindisi on the 5th of August. There his wife Teretia and his daughter Tulliola, came from Rome, his friends from Brindisi, and the Flacco family, welcomed him. The Flacco family, furthermore, organised for him sumptuous celebrations, a warm welcome which Cicero praised while speaking to the Roman Senate.
The memory of Lenio Flacco has been honored in the XX century, when Brindisi, with a Municipal Resolution, named after him the street and the square that, in the ancient Rome, were the landing place of the city.
Bibliographic notes:
– Gianfranco Perri & Marco Martinese, I 100 personaggi dell’odonomastica di Brindisi che attraversano tutta la storia della città, Edizioni Lulu.com, 2017